“Daje un PO’ – Periphery Organizing” – rapporto finale di progetto
Il progetto “Daje un PO’ – Periphery Organizing”, finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini e promosso da un’ampia partnership di associazioni del terzo settore, con capofila “CCO- Crisi come opportunità”, ha avuto come obiettivo lo sviluppo delle comunità educanti di Corviale, Tor Bella Monaca e Ardea.
In due anni, come Associazione Community Organizing, abbiamo ottenuto risultati importanti in territori notoriamente complessi, in ambiti considerati comunemente difficili da cambiare o coinvolgere attivamente come la Pubblica Amministrazione e le scuole.
A Corviale abbiamo portato 8 diversi servizi pubblici locali a firmare un “Accordo per la promozione di pratiche educative e la prevenzione della dispersione scolastica“, A Tor Bella Monaca abbiamo avviato un processo di collaborazione tra assistenti sociali municipali e psicologi della ASL a supporto degli insegnanti dell’Istituto comprensivo Melissa Bassi, mentre ad Ardea abbiamo supportato l’apertura di una negoziazione pubblica con alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale sul tema del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali.
Nel rapporto “CAMBIA (IL) SISTEMA. Strumenti e strategie del community organizing per la costruzione della comunità educante” raccontiamo in che modo abbiamo raggiunto questi risultati e le lezioni che abbiamo appreso sul cambiamento sistemico attraverso difficoltà e fallimenti sul campo. Qui sotto è possibile scaricare il rapporto completo o leggerne una sintesi attraverso alcune slide che includono anche brevi video e immagini.

“CAMBIA (IL) SISTEMA”
Ringraziamenti:
CCO – Crisi come Opportunità, per aver scelto il community organizing come metodologia trasversale del progetto Periphery Organizing, averci sostenuti in tutte le nostre attività e nel lavoro di comunicazione, da ultimo con l’elaborazione grafica di questo rapporto.
Il Seminario Vescovile di Albano Laziale (RM), nella persona del Rettore Don Gabriele D’Annibale, per averci ospitati durante la prima fase di stesura del report.
Grazie a tutte le persone che abbiamo incontrato nei due anni del progetto e che ne hanno reso possibile la realizzazione.