Alfonso Berardinelli, L’Avvenire, 20 luglio 2018
Il degrado dei grandi centri urbani non è solo frutto di cattiva amministrazione, viene sempre di più dall’assenza di senso civico e comunitario. Ci si aspetta tutto dall’alto, dal sindaco, dal capo del governo, dallo Stato padre e padrone, che dovrebbe proteggerti e intanto ti esautora, ti aliena, trasmettendo a tutti un senso di soporifera impotenza. Se i commentatori politici si moltiplicano e gareggiano nello sputare opinioni a getto continuo (la politica è materia di talkshow e chiacchiere da bar) è perché si è spettatori. Si tratta invece di parlarsi, dice Michael Gecan, per trovare interessi comuni sui quali intervenire facendo qualcosa. Ci vuole pazienza, flessibilità, parlare con i singoli, non mancare di senso dell’umorismo e di senso della misura, coinvolgere le chiese e i sindacati. «La vera questione è: le persone sono disposte a fare qualcosa o no?». Per tutto questo c’è bisogno di impegno, ma anche, se non soprattutto, di metodo. L’intervista lo spiega.
https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/la-gente-non-si-parla-piu-e-la-societa-muore