Oggi ho partecipato al mio primo staff meeting. Già conoscevo tutti. Bob, Keisha, Kathleen, Allie, Rusty e Cecilia.
D’ora in poi sarà uno dei miei appuntamenti fissi. Ogni martedì dalle 11 all’una.
Ogni incontro inizia con una domanda fuori dagli argomenti della riunione. Serve per creare una connessione personale, e per ricordare in qualche modo che non si sta lì per risolvere una lista di cose da fare, ma per far avanzare lo scopo del community organizing, che è quello di dar vita a una forma di organizzazione costruita attraverso una cultura relazionale.
La scelta della domanda di oggi spettava a Allie, l’organizer più giovane. Ci ha chiesto cosa abbiamo scoperto nell’ultima settimana che non conoscevamo prima, magari della nostra famiglia, o intorno a noi. Sono girate foto insolite sui cellulari, un racconto familiare su un nonno costruttore di ponti, la lettura dell’introduzione di libro “Il capitale nel XXI secolo” di Thomas Piketty. Io ho raccontato della mia paura dell’aereo e di come ieri sembrava passare quando smettevo di pensare a quanto le turbolenze del momento potessero peggiorare. Vivere nel momento credo sarà la cosa che dovrò più ripetermi ogni volta che la mia mente inizia ad astrarsi dalla difficoltà di capire l’inglese e la routine di un posto così lontano per chiedersi cosa ci faccio qui.
Intanto al prossimo staff meeting Kathleen ha deciso che spetta a me scegliere la domanda.